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Carenza di medici e infermieri, caos e disagi al pronto soccorso di Rossano

Un’altra giornata campale ha avuto luogo ieri nel pronto soccorso di Rossano, dove un solo medico ha dovuto far fronte alle emergenze di diversa natura e con codici di ingresso rosso, giallo e verde, mentre i malati, per carenze di posti letto sono assistiti dai due soli infermieri costretti a fare la spola tra il reparto di osservazione breve e la sala medica.

Ad un certo punto della mattinata si sono concentrati nella sala d’aspetto del reparto di emergenza del Giannettasio, pazienti giunti con mezzi propri e con le ambulanze, uno con codice rosso, oltre 10 con codice giallo ed una decina con codice verde. Una situazione difficile da gestire per il medico, ma anche difficile da digerire per i pazienti che attendevano da ore. Ciò ha prodotto una serie di lamentele da parte dei pazienti in attesa, molti dei quali hanno protestato vivacemente, mentre altri, a quanto sembra, sarebbero stati intenzionati a fare intervenire le forze dell’ordine.

Sono situazioni che si verificano giornalmente ed in particolare nel fine settimana quando gli ambulatori dei medici di medicina generale sono chiusi e tutti si riversano al pronto soccorso. Giungono con propri mezzi e con le ambulanze, soprattutto quelle private che rispondono alle chiamate di emergenza considerato che quelle assegnate alla postazione di emergenza territoriale non sono disponibili perché il più delle volte sono ricoverate in officina o perche non idonee dal punto di vista della sicurezza essendo usurate e con chilometri di percorrenza che vanno oltre quelli indicati dalla norma.

Sulla precarietà del pronto soccorso e dell’assenza di un numero di figure necessarie per assicurare un servizio almeno sufficiente dal punto di vista della celerità negli interventi, nei giorni scorsi era intervenuto il vicesegretario nazionale della Federazione Nazionale Agricoltori, Mario Smurra.

Nonostante le denunce, a volte rivolte anche alle forze dell’ordine, la situazione di precarietà, soprattutto per quanto riguarda la carenza di personale medico ed infermieristico, continua a permanere con rischio per i pochi operatori sanitari, costretti ad operare in situazioni poco sicure e pressati dalla massa di pazienti, ma anche con rischio per i malati. Nel reparto, dove, secondo quanto appreso, mancherebbero 5 infermieri rispetto a quelli assegnati, ancora si attende l’invio di quelle unità mancanti che dovrebbero essere staccate dal contingente di 19 unità di cui dovrebbe disporre lo spoke Coriglaino Rossano.

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