Convocazioni solo on-line e in pochi hanno risposto alla chiamata, intanto c'è chi perde tre mesi di lezione o di lavoro. «Al concorso d’abilitazione del 2000 ho ottenuto 68 punti. Ciononostante un collega che ne ha 57 si trova più in alto di me in graduatoria». Paolo (nome di fantasia del professore che vuole rimanere nell’anonimato) agita le carte che ha in mano e scrolla il capo come a voler dimenticare 10 interminabili anni di precariato. Anche stavolta nessuna cattedra “in palio” per insegnare storia dell’arte negli istituti superiori. «Adesso vado all’Atp (sede dell’Ufficio scolastico, ndc) a chiedere perché nessuno abbia mai risposto alle mie mail», dice sempre Paolo che ieri mattina, prima di Palazzo Lecce, è giunto nella sala “San Martino” dell’Iti “Monaco” di Cosenza per ottenere, come tutti i docenti inseriti nelle graduatorie a esaurimento (Gae), una supplenza annuale o qualche spezzone orario. È l’inverno dello scontento per tutti gli insegnanti che, come Paolo, hanno passato un’intera estate davanti allo schermo di un pc. «Controllo il sito dell’Ufficio Scolastico 10 volte al giorno – afferma la docente di chimica Rossella Turco –. La convocazione di stamane era prevista per fine settembre. Questo ritardo è davvero vergognoso non solo per noi precari ma pure per gli studenti che perdono la continuità scolastica». Leggi l'articolo completo su Gazzetta del Sud - edizione Cosenza in edicola oggi.