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Giovane picchiato per vendetta a Crosia, arrestati due fratelli

Due fratelli, entrambi di Crosia e volti noti alle forze dell’ordine, sono stati sottoposti a fermo di iniziato di delitto per aver sequestrato e malmenato un giovane del posto.  In azione i carabinieri della stazione di Mirto Crosia, coadiuvati dai colleghi del Nucleo operativo radiomobile della compagnia di Rossano e della stazione di Calopezzati.

I due fratelli, di 42 e 39 anni, devono rispondere del reato di sequestro di persona e lesioni in concorso.

Tutto prende avvio nel pomeriggio di giovedì quando i due, a bordo di un'autovettura, raggiungono un noto bar nel centro abitato di Mirto Corsia. Il più giovane, una volta entrato, convince un ragazzo del posto, di 27 anni, a seguirlo fuori.

Fuori dal bar c’è prima uno scambio di battute anche con l’altro fratello che era sceso dall’auto, poi il giovane viene strattonato e costretto a salire in auto. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, grazie anche ad alcune testimonianze raccolte sul luogo del fatto ed all’analisi dei filmati degli impianti di videosorveglianza, pare che il mezzo si sia diretto nella zona di un cantiere edile, riconducibile proprio ai due fratelli, e lì il giovane sarebbe stato malmenato anche con un bastone poiché ritenuto responsabile di un danneggiamento avvenuto alcuni giorni fa proprio all’interno del cantiere.

La vittima sarebbe comunque riuscita a divincolarsi e a darsi alla fuga tra le campagne circostanti riuscendo a far perdere le proprie tracce. La sua corsa si è conclusa davanti alla stazione dei carabinieri a cui ha raccontato quanto accaduto.

Immediate le attività di indagine che avrebbero fatto emergere come all’aggressione sarebbero stati presenti anche altre due persone, al momento in corso di identificazione. Il giovane è stato sottoposto alle cure del caso prima con l’ausilio di personale del 118 e poi con il supporto di personale medico del pronto soccorso di Rossano.

I due fratelli, su disposizione del Procuratore della Repubblica di Castrovillari, Eugenio Facciolla che coordina le attività investigative unitamente al sostituto procuratore della Repubblica, Giovanni Tedeschi, sono stati trasferiti presso la casa circondariale di Castrovillari in attesa dell’udienza di convalida del fermo.

Le indagini continueranno per cercare di fare piena luce sui fatti accaduti, nonché per giungere all’identificazione di persone eventualmente coinvolte.

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