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Agguato a Rossano: dalle tracce di sangue alla traiettoria dell'auto, diversi i nodi da sciogliere

Lotta tra la vita e la morte Antonio Barbieri, il 26enne di Rossano, ferito alla testa con due colpi di pistola e ritrovato, nella serata di sabato scorso, privo di sensi, ma ancora vivo all’interno della sua auto in un parcheggio condominiale di via Buozzi allo scalo dell’area urbana di Rossano.

Il suo letto di degenza all’ospedale dell’“Annunziata” di Cosenza, dove è stato trasferito, viste le sue gravi condizioni dopo essere stato prima visitato al pronto soccorso del nosocomio “Giannettasio” di Rossano, ed è piantonato 24 ore su 24 dagli agenti della Mobile. A sparare sembra sia stata una pistola calibro 7.65.

Nell’auto dai primi rilievi condotti sul posto sabato sera, pare che siano state rilevate poche tracce di sangue, mentre per ore gli agenti della polizia scientifica unitamente ai colleghi del Commissariato di Corigliano-Rossano, diretto dal commissario capo Giuseppe Massaro, hanno setacciato palmo a palmo ogni centimetro del tratto di strada attorno al luogo in cui era parcheggiata la vettura in cui il giovane è stato ritrovato.

S'indaga anche sul posizionamento  dell’auto, che sembra avesse al momento dell’arrivo della polizia, i fari ancora accesi e una traiettoria delle ruote e tipo di marcia inserita che devono essere “decifrate”.

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