Cosenza

Venerdì 22 Novembre 2024

Vertenza Terme Luigiane, rinviata la protesta ma prosegue l'agitazione dei lavoratori

Terme Luigiane

Rinviata la protesta dei lavoratori delle Terme Luigiane. Oggi era previsto il loro sit-in pacifico a San Giovanni in Fiore per parlare con il presidente della Regione, Mario Oliverio, su una vertenza che, a loro dire, li farebbe vivere in una sorta di limbo. La scelta di rimandare il viaggio nella cittadina silana è dettata dalla partenza del governatore per la capitale, dove dovrebbe partecipare alla conferenza Stato-Regioni. «Ma l’iniziativa resta in piedi. I dipendenti degli stabilimenti termali hanno bisogno di certezze e risposte concrete. È una situazione di stallo con i comuni termali che non avrebbero alcuna intenzione di concedere una eventuale proroga, ipotetiche proposte alternative a quella stilata dopo il tavolo di concertazione a Catanzaro, e altri incontri. Lo stato d’agitazione continua. Non si abbassa lo sguardo su questa vicenda che interessa molte famiglie e l’indotto», precisa Gerardo Calabria, segretario provinciale della Cisl. Gli operai sono frustrati. Lo hanno ripetuto nelle due assemblee di lunedì e martedì, tanto da decidere di portare la vertenza alla ribalta nazionale. «Non siamo lavoratori di serie B. Come avvenuto in altri contesti, dove è stato tutelato il dovere e il diritto al lavoro, lo stesso chiediamo venga fatto per noi. La stagione termale rischia di essere compromessa, come tutti i sacrifici che stiamo facendo da tempo», incalza una fanghista. Le altre applaudono, pronte a mettere in pratica forme di protesta. Tra i 250 lavoratori serpeggia la delusione: sapevano che era difficile trovare una quadra, ma speravano ci fossero più elementi per la salvaguardia dei livelli occupazionali. L’attenzione poi va sulla famosa proroga: ammesso che i comuni di Acquappesa e Guardia accettino la proposta avanzata dalla Regione. Pare, infatti, che i due enti locali non abbiano alcuna intenzione di prorogare la concessione alla Sateca, facendo riferimento a un contratto scaduto che non potrebbe essere prolungato ulteriormente. Di questo parleranno i sindaci di Acquappesa, Giorgio Maritato, e Guardia, Vincenzo Rocchetti, con le loro delegazioni in una riunione congiunta prevista a inizio settimana, anche se sembra stiano stilando una controproposta da presentare alla Regione. Le parti (enti locali, Regione, sindacati e delegazione di lavoratori) potrebbero incontrarsi a Catanzaro a metà settimana. Intanto, i due comuni hanno inviato alla Sateca una lettera per la restituzione, entro il prossimo 21, degli immobili di proprietà comunale nel compendio termale.  

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