«Confermare la condanna di primo grado». È la richiesta del sostituto procuratore generale di Catanzaro, Raffaella Sforza, nei confronti di Paolo Di Profio, l’infermiere accusato di aver ucciso la ex cognata Annalisa Giordanelli.
L’uomo, come riporta la Gazzetta del Sud in edicola, già in primo grado, era stato condannato a 30 anni di reclusione, con rito abbreviato. Proprio il 27 gennaio di tre anni fa si è consumato sul lungomare di Cetraro un delitto efferato.
Mentre la dottoressa, conosciuta da tutti e molto stimata nella cittadina tirrenica, stava facendo jogging come tutte le sere, all’improvviso la furia omicida si è materializzata davanti ai suoi occhi.
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