Gli incubi d’una giovane donna, una commessa, dovranno essere rivalutati in giudizio dalla Corte d’appello. Così ha deciso la Cassazione accogliendo le articolate motivazioni esposte dall’avvocato Amelia Ferrari che difende il 29enne Aldo Andrea D’Ambrosio, che era stato condannato a tre anni in primo e secondo grado per danneggiamento, stalking e violenza sessuale. Una inattesa retromarcia che rilancia le speranze dell’imputato e rimette in discussione i temi dell’accusa. L’uomo era stato arrestato e assegnato ai domiciliari dalla Mobile su ordine del gip dopo l’esposto dettagliato presentato dalla presunta parte offesa. Vittima di quella sua ipotizzata persecuzione sarebbe stata l’ex fidanzata, una ragazza innamorata al punto di perdonare più volte D’Ambrosio per quel suo comportamento eccessivamente possessivo. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud - edizione di Cosenza in edicola.