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Detenuto muore in carcere a Rossano dopo una broncopolmonite, due indagati

«Per una banale influenza non mi pare che si possa morire, è chiaro che vogliamo accertare quanto è accaduto». Lo dice all’AGI il procuratore capo di Castrovillari, Eugenio Facciolla, in relazione alla morte di un detenuto nel carcere di Rossano.

Il fatto è avvenuto il 12 marzo scorso. L’uomo, Andrea Cavalera, 41 anni, era di Gallipoli (Lecce) ed era detenuto dallo scorso ottobre. Doveva scontare un altro anno per la detenzione di un’arma e per lesioni a causa di un’aggressione.

La mattina del 12 marzo fu trasportato nell’ospedale di Rossano per problemi respiratori. Fu riscontrata una broncopolmonite. Poi sopraggiunse una grave insufficienza respiratoria e la sera l’uomo morì. La Procura di Castrovillari ha aperto un’inchiesta per chiarire le cause della sua morte improvvisa. Due gli indagati.

«Ci sono degli indagati come atto dovuto - dice Facciolla - e sono soggetti che hanno avuto contatti con il deceduto». Le ipotesi di reato sono di responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario. Oggi dovrebbe essere conferito l’incarico per l’autopsia sul corpo dell’uomo. «Abbiamo avuto delle difficoltà per questioni amministrative, per atti che non arrivavano - ha detto il procuratore - e abbiamo perso qualche giorno».

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