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Mareggiata in provincia di Cosenza, un anno dopo i fondi ai Comuni non bastano

Un anno dopo la violenta mareggiata del 21 marzo dello scorso anno il Tirreno cosentino si lecca ancora le ferite. Le convenzioni tra i vari comuni e la regione sono state firmate di recente. E a breve giungeranno i primi anticipi dei fondi stanziati per i centri colpiti dagli eccezionali marosi di un anno fa.

In molti casi si stratta di somme esigue rispetto alle necessità effettive di rimettere in sesto quei litorali messi in ginocchio dalla furia devastante delle onde. In molti centri per non compromettere la stagione estiva lo scorso anno i lavori di risistemazione sui litorali sono stati già effettuati a spese dei comuni. In altri è necessario ancora provvedere.

I danni più consistenti sono stati registrati a Fuscaldo, Cetraro, Bonifati, Acquappesa, San Lucido, Guardia Piemontese e Tortora. Ma anche Paola è stata messa a dura prova dal mare, nonostante per la città del Santo non soffra di grossi problemi di erosione e di mareggiate grazie alle protezioni poste sul lungomare lato sud realizzate dalla Ferrovia.

Diverse le strutture private che hanno subito danni. Con gli stanziamenti a disposizione gli enti riescono appena a coprire i danni sui lungomari.

Per Bonifati, Cetraro e Acquappesa, riporta la Gazzetta del Sud in edicola, sono stati stanziati rispettivamente 200 mila euro, a Guardia Piemontese sono toccati 50 mila euro, mentre a Paola 40 mila, a San Lucido 100mila euro e a Tortora 110 mila euro. C'erano stati comuni che avevano chiesto risarcimenti più cospicui.

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