Sarebbe mancata una corretta coordinazione nelle operazioni di soccorso. Minuti e secondi preziosi, per consentire l’atterraggio dell’elisoccorso, che sono stati fatali al piccolo Carmine Ricco.
È quanto emerso nel processo, in corso in Tribunale a Cosenza, per il decesso, a causa di dissanguamento, del bambino di Guardia Piemontese.
In aula è stato sentito anche l’ex responsabile di stazione dei Carabinieri di Guardia Piemontese, Nicola Maggio, il quale ha riferito delle difficoltà che avrebbero avuto le unità di soccorso (l’autoambulanza e l’elisoccorso) a convergere nel punto prestabilito.
In sequenza sono stati escussi anche il pilota dell’elicottero, il medico a bordo, alcuni centralinisti del servizio di 118 e una vicina di casa della famiglia.
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