I Carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro hanno tratto in arresto per il reato di evasione un uomo di 36anni, cassanese e già ristretto in regime degli arresti domiciliari da diversi mesi presso la propria abitazione. L’uomo era sottoposto a tale misura cautelare personale sulla base del provvedimento emesso dalla Corte d’Appello di Catanzaro per un cruento furto con strappo, di cui si era reso protagonista nel gennaio del 2017. I fatti raccontano di un’aggressione ad un’anziana signora che, dopo aver prelevato una cospicua somma di denaro all’ufficio postale di Cassano, si era vista aggredire alle spalle e strappare con forza la borsetta contenente diverse centinaia di euro. Nel tentativo di proteggere il denaro appena prelevato, che sarebbe servito per le necessità familiari, la donna era caduta a terra e soccorsa prontamente da alcuni passanti. Le indagini condotte dai militari cassanesi avevano permesso di identificare il cassanese di 36 anni, con diversi precedenti alle spalle. Nello specifico, i militari della Tenenza di Cassano all’Ionio, nel pomeriggio di sabato, si erano recati presso l’abitazione dell’uomo che si trovava agli arresti domiciliari dall’Aprile del 2018, al fine di effettuare un controllo. Giunti all’interno della casa, però, i Carabinieri non avevano trovato l'uomo e la moglie aveva riferito che, dopo un’accesa discussione avuta fra i due, l’uomo si era allontanato del tutto arbitrariamente da casa per un’ignota destinazione. La locale centrale operativa ha quindi diramato le ricerche dell'evaso ma dell’uomo non sono state trovate tracce. Neppure i successivi controlli all’interno della sua abitazione, effettuati nella sera di sabato e nella mattina di domenica, hanno sortito effetti. Solo nella serata di domenica i militari hanno trovato l’uomo, appena rincasato, che cenava in sala da pranzo, come se nulla fosse successo, insieme con la famiglia. Sulla base delle risultanze riscontrate e della continuità nel reato l'uomo è stato tratto in arresto per evasione, così come concordato con la Procura della Repubblica di Castrovillari, coordinata dal dottor Eugenio Facciolla, ed è stato ristretto nuovamente agli arresti domiciliari in attesa di essere giudicato dall’A.G. con rito direttissimo.