Da giorni si cerca di rimettere ordine all’interno di una storia imbarazzante. C’è una dottoressa del “118” che viene accusata d’aver utilizzato un intero equipaggio per un servizio “fuori ordinanza”: portare a spasso i suoi cagnolini. E c’è il datore di lavoro (l’Azienda sanitaria provinciale) - riporta la Gazzetta del Sud-Cosenza oggi in edicola - che per tutelarsi e, in attesa dell’accertamento della verità, ha disposto, con provvedimento vergato dal direttore amministrativo, Pasqualino Montilli, l’assegnazione temporanea al Distretto sanitario del Savuto. Un provvedimento, tuttavia, impugnato dalla diretta interessata che si difende e respinge la ricostruzione che sarebbe stata avvalorata dal suo capoufficio. E così ha dato mandato all'avvocato Massimo Petrone che ha già chiesto la revoca immediata del provvedimento adottato minacciando di attivare il rimedio giudiziario.