Esondazione del Crati, protestano le famiglie a Corigliano Rossano: da mesi non possono entrare a casa
Monta la protesta tra le famiglie sfollate di Thurio la contrada di Corigliano Rossano duramente colpita dalla esondazione del Crati nel novembre scorso a causa del cedimento dell’argine. Questa mattina le famiglie si sono radunate dinanzi allo spiazzo antistante la chiesa parrocchiale e minacciano di occupare la statale 106 se i rappresentanti del mondo politico, il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio in testa, non si presenteranno per assumere impegni precisi circa i lavori di definitiva messa in sicurezza degli argini. La paura è che il dramma vissuto nella terribile notte del 26 novembre possa ripetersi. La manifestazione che in principio doveva essere semplicemente dimostrativa, con il passare delle ora sta assumendo la connotazione di una protesta forte e determinata. Sul posto già presenti le forze di polizia per monitorare la situazione che ormai ha raggiunto seri livelli di tensione dovuti agli animi esasperati di queste famiglie che da mesi non possono rientrare nelle proprie case ed hanno visto i sacrifici di una vita spazzati via dalla furia delle acqua.