E’ in programma per sabato 6 aprile, alle 11,30, all’asilo nido di via Livatino, l’inaugurazione dei sistemi di videosorveglianza attivati dal settore educazione del comune di Cosenza in tutti e tre gli asili comunali.
«Grazie allo straordinario impegno del Vice Sindaco Jole Santelli e dell’Assessore alla scuola Matilde Spadafora Lanzino - sottolinea il Sindaco, Mario Occhiuto - Cosenza è tra le primissime città italiane ad attivare il sistema di videosorveglianza nei nidi di sua diretta pertinenza. Determinante - ha aggiunto Occhiuto - è stato il contributo del Vice Sindaco Jole Santelli che ci ha aiutati sia nella fase di reperimento delle risorse finanziarie, sia nei feedback necessari per gli adempimenti relativi alla privacy. Cosenza anticipa così le attività messe in campo dal Parlamento. Vogliamo trasmettere serenità all’utenza - ha detto ancora Occhiuto - e lo scopo dell’impegno profuso dal Comune e dal Settore Educazione, attraverso il suo dirigente Mario Campanella, è proprio quello di rendere sicura la permanenza dei tanti bambini ospitati nei tre nidi».
La cooperativa che gestisce i nidi, l’Adiss, ha acquisito per legge il consenso dell’organizzazione sindacale più rappresentativa e l’autorizzazione di tutti i genitori dei 129 bambini ospitati. Il protocollo approvato con determinazione comunale prevede, in ossequio alla legge 675/96 e successive modifiche e integrazioni, il divieto di utilizzo delle immagini per fini diversi da quelli relativi alla sicurezza dei bambini e del personale, oltre che dei luoghi più volte oggetto di furti da parte di ignoti. «Con l’installazione dei sistemi di videosorveglianza negli asili della città - ha concluso Occhiuto - si dà un seguito concreto all’aspettativa di molte famiglie dopo gli ultimi casi registrati dalla cronaca nazionale, avendo ben presente il superiore interesse del minore e contemperando la tutela dell’incolumità fisica dei bambini con la loro riservatezza, diritto quest’ultimo ampiamente garantito dal fatto che le immagini non potranno essere utilizzate per fini diversi da quelli che riguardano la loro sicurezza».
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