Un delitto efferato e violento. Per questo motivo Sergio Carrozzino deve scontare la pena dell'ergastolo. È questa la richiesta del sostituto procuratore generale Raffaella Sforza che, ieri mattina nella corte di Appello di Catanzaro, ha chiesto la conferma della condanna di primo grado per il presunto assassino di Silvana Rodrigues, la giovane brasiliana è stata uccisa e poi bruciata nel dicembre del 2015 a Belvedere Marittimo.
Quel tragico giorno di quasi quattro anni fa la donna, di appena 33 anni, dopo avere fatto la spesa non è più tornata a casa, così il marito denunciò la sua scomparsa ai carabinieri e dopo una ricerca disperata si è arrivati al ritrovamento del corpo.
L'autopsia ha chiarito come la donna fosse stata prima strangolata e poi bruciata vicino al camposanto della cittadina tirrenica. In poco tempo le indagini, condotte con estrema tempestività dall'allora procuratore capo di Paola, il compianto Bruno Giordano, portarono in poco tempo a individuare in Sergio Carrozzino il presunto killer. Da qui le indagini e l'avvio del processo di primo grado nel corso del quale si cercò di capire il perché di tanta ferocia. La Corte di Assise (presieduta dal giudice Giovanni Garofalo) aveva pienamente accolto le richieste della Procura di Paola, e lo scorso maggio condannò Carrozzino all'ergastolo.
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