Carrozze insufficienti e pendolari costretti a viaggiare in piedi, treni obsoleti e un costante venire a mancare di posti di lavoro. Il trasporto su rotaia ha la necessità di cambiare registro. Servono treni nuovi e una programmazione che punti al potenziamento dei servizi.
Il contratto, tra Fs e regione, a distanza di due anni ancora non è stato firmato. E le ripercussioni si sentono sulle spalle di viaggiatori e lavoratori.
Il regionale 3685 da Mileto Porto Salvo a Cosenza, ad esempio, non riesce a contenere tutti i pendolari costretti pertanto a restare in piedi. Ci sarebbero poche carrozze. Il treno soprattutto nei giorni lavorativi è stracolmo di passeggeri. Inevitabilmente molti non trovano posto. «Non si può muovere un passo - spiegano alcuni viaggiatori - ed è anche difficile raggiungere i servizi igienici in una tratta molto lunga». Bagagli e viaggiatori sono ammucchiati negli stretti passaggi delle poche carrozze presenti.
I problemi sono anche altri. In particolare dopo la chiusura dell'officina occorrerebbe l'istituzione di un presidio di manutenzione che garantisca sicurezza ai convogli di Trenitalia. Inoltre si avverte la necessità di creare un nuovo presidio del personale di bordo (capi treno) a Paola in maniera tale da mantenere i livelli occupazionali.
Ma la preoccupazione è che quanto accaduto a Paola, riporta la Gazzetta del Sud in edicola, con lo smantellamento dell'officina, possa ripercuotersi anche sulla tratta ionica.
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