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Insegnanti di sostegno, concorsone nel caos anche a Cosenza

Crollano le cattedrali ma non gli stereotipi che dalla notte dei tempi si beffano del Sud. Anche a Cosenza, come pure a Bari, ma a differenza dal resto d'Italia, l'epilogo dei test per accedere ai tirocini formativi attivi (tfa), che specializzeranno con corsi ad hoc gli aspiranti docenti sul sostegno, non è stato felice.

I partecipanti alla selezione, infatti, sono stati costretti ad abbandonare l'aula di Arcavacata, dove avrebbero dovuto compilare un questionario a risposta multipla di 60 domande (comprese 4 analisi testuali), e a tornare a casa con un pugno di mosche in mano.

Prova annullata per tutti. Anzi, soltanto per i convocati di ieri mattina (16 aprile, ndc) e, dunque, per gli appartenenti alla classe di concorso delle scuole secondarie di primo grado.

Per i futuri insegnanti delle medie, diversamente da chi ha regolarmente svolto la prova martedì pomeriggio (secondaria di secondo grado) e il giorno precedente (infanzia e primaria), non c'è stato niente da fare. Illeggibilità delle domande e mancanza di parti del testo sono stati i fattori determinanti l'annullamento. Ad accorgersene uno tra i 1.500 convocati.

L'articolo completo nell'edizione odierna di Cosenza della Gazzetta del Sud.

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