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Cosenza, sanità in crisi: mancano i medici ma l'Asp cerca avvocati

La Calabria è inabissata nei debiti di una sanità che non c'è. Qualche settimana fa, il commissario straordinario, Saverio Cotticelli, aveva presentato l'ultimo conto: 320 milioni di euro spesi in un anno per la migrazione dei pazienti. Tanti, troppi i quattrini inghiottiti dal “buco nero” di bilanci sempre più pesanti mentre gli ospedali restano, ovunque, senza medici e infermieri.

In queste ultime settimane, alla Regione avevano provato a pianificare il futuro della sanità, a cominciare da quella cosentina, studiando immissioni di forze fresche in ruoli ritenuti “strategici”.

Ma la sorpresa è affiorata dagli obiettivi di Mario Oliverio e del commissario che ha scelto per l'Asp, Giuseppe Fico. Assunzioni sì, ma non di personale sanitario. Niente “camici bianchi” per i presidi sanitari sempre più in affanno. Molto meglio investire in avvocati per risollevare le sorti della sanità a Cosenza e provincia. La priorità, insomma, non sarebbero stati i reparti ospedalieri che chiudono o i letti che mancano. L'urgenza sarebbe stata individuata, secondo gli esperti della Cittadella regionale, nell'ufficio legale di via Alimena dove ieri sarebbero dovuti entrare tre nuovi legali.

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud - edizione di Cosenza in edicola. 

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