Gli stipendi di aprile ai dipendenti dell'Amaco di Cosenza verranno pagati regolarmente nella giornata di domani. Lo ha comunicato l'amministratore unico Paolo Posteraro. Ma le casse dell'azienda sono semivuote. Tanto che per saldare le spettanze si è fatto ricorso a risorse aziendali (300mila euro), ricorrendo addirittura agli incassi dei parcometri, titoli di viaggio e servizio “Al Volo”. Dal pagamento dello stipendio sono esclusi lo stesso Posteraro e i dipendenti dal parametro 205 in su oltre al parametro 193 (lo specialista tecnico Fulvio Schiumerini). Ciò per potere garantire la retribuzione alla quasi totalità dei dipendenti Amaco.
Tutto questo perché la Regione Calabria, contrariamente a quanto comunicato all'inizio del mese scorso, non ha erogato quanto dovuto per i rimborsi dei contratti collettivi nazionali del 2018. Una somma che, ricorda Posteraro, è prevista da una legge dello Stato e che andrebbe liquidata prima del quarto mese dell'anno successivo a quello di competenza. «Nonostante il ritardo dell'erogazione della somma», precisa ancora Posteraro, «all'Amaco è stata posta una condizione non prevista dalla normativa ma imposta dall'Ente in virtù del fatto che detiene le somme e quindi ha il coltello dalla parte del manico. Questo fatto ci ha costretto a ricorrere a nostre somme che avremmo potuto diluire nel tempo. In cambio, ci è stato promesso che avremmo ricevuto nel giro di pochi giorni l'importo del rimborso del contratto che ammonta a più del doppio della somma da noi impiegata. Invece, nulla ci è stato dato perché la giunta regionale non ha deliberato quanto necessario».
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