Cosenza

Venerdì 22 Novembre 2024

Bancarotta fraudolenta e sospetti a Cosenza, i conti che imbarazzano Occhiuto

Il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto

Mario Occhiuto è scivolato in un buco da 28 milioni di euro. Una voragine che rischia d'inghiottire pure le sue ambizioni di leader del centrodestra alle elezioni regionali d'autunno. La cifra è messa nero su bianco nell'informativa del nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Cosenza, coordinata dal colonnello Marco Grazioli, alla base dell'inchiesta in cui il sindaco bruzio è indagato per bancarotta fraudolenta quale amministratore e legale rappresentante della Ofin srl. Assieme a lui - scrive la Gazzetta del Sud oggi in edicola - hanno ricevuto il provvedimento di chiusura delle indagini preliminari per lo stesso reato il socio della Ofin Carmine Potestio, in passato capo di gabinetto di Occhiuto al Comune, e la sorella del primo cittadino, Annunziata, diventata amministratore e legale rappresentante della società dopo l'uscita di scena del fratello eletto sindaco. I finanzieri spiegano che le indagini hanno permesso di accertare come l'insolvenza della società fallita è riconducibile a una crescente crisi di liquidità dovuta a finanziamenti non restituiti da soci e società partecipate. E pure, ma in misura marginale, a cessioni di leasing sui beni aziendali considerate antieconomiche dagli investigatori. La guardia di finanza affonda i colpi nell'informativa: «Mario Occhiuto, in costanza di un crescente debito nei confronti del Fisco, ha prestato garanzie e fideiussioni per importi molto consistenti alle società a lui riconducibili e non ha tenuto conto dei rischi di impresa delle società garantite». L’architetto respinge con vigore le accuse ed è certo di potere «dimostrare una condotta legittima».

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