Cittadini, partiti e chiesa insieme per provare a resettare l'attività di tutela dell'ospedale. Rifondazione comunista, infatti, ha riacceso i riflettori sul quadro clinico dell'ospedale Ferrari: sui 225 posti letto previsti dal Piano Sanitario regionale, infatti, attualmente ne fa registrare 90-93 e, probabilmente, ne ha perso due che davano un certo respiro a quello che rimaneva del Reparto di Ortopedia.
Le carenze sono state affrontate all'interno della Sala Consiliare. Sono intervenuti nella discussione - coordinati ed introdotti da Franco Guaglianone e Francesco Crescente - un po tutte le forze politiche presenti in città, facendo emergere la necessità di «partire da zero» per superare le vecchie diversità di vedute, quindi provare ad innestare una nuova fase di concertazione che possa dare maggiore stimolo, spunto, determinazione, ai sindaci del Comprensorio. Particolare apprezzamento è stato rivolto alle associazioni.
L'assessore Russo ha espresso tutta la sua preoccupazione per i tempi d'attesa da osservare su particolari esami clinici (luglio 2020).
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