Annullate le condanne a carico di Luciano Vigna e Michelangelo Spataro. I giudici della Cassazione, accogliendo le richieste del collegio difensivo - formato dagli avvocati Enzo Belvedere, Nicola Carratelli, Ugo Celestino, Ninì Feraco, Vincenzo Adamo, Pierpaolo Principato, Mario Bonavita, Aurelio Sicilia, Sergio Sangiovanni, Felice Foresta e Giuseppe Muscolino - hanno rinviato il procedimento a una nuova sezione della Corte d'Appello.
Si apre un nuovo scenario nel processo “Tesi” di Cosenza nato da una costola di “Why not”. Già in appello le condanne riportate da Vigna e Spataro - il primo è stato vicesindaco nella prima amministrazione Occhiuto, l'altro assessore ai Lavori pubblici - erano state ridimensionate.
Secondo l'ipotesi iniziale - che delle sedici persone coinvolte ne aveva visto arrivare a giudizio solo dodici - gli imputati sarebbero stati legati a vario titolo al fallimento della società “Tesi”, che era un ente strumentale partecipato dalla finanziaria regionale Fincalabra. Il debito accertato della società ammontava a poco meno di cinque milioni di euro.
L'articolo completo nell'edizione odierna di Cosenza della Gazzetta del Sud.
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