Uffici bonificati con i soldi del Comune per sviare le indagini. È questa una delle accuse che la Procura di Paola ha mosso nei confronti del sindaco di Guardia Piemontese, Vincenzo Rocchetti adesso a processo nell'ambito dell'inchiesta “Domus”.
Il caso, che fece clamore sul Tirreno cosentino, esplode un anno fa quando su disposizione del procuratore Bruni, i carabinieri del comando provinciale eseguirono due misure cautelari emesse dal gip Rosamaria Mesiti nei confronti del primo cittadino (difeso dall'avvocato Vito Caldiero) e dell'ingegnere Caruso (avvocati Caldiero e Mario Pace).
I due sono accusati di peculato, falsità materiale e ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, abuso d'ufficio e favoreggiamento personale.
L'articolo completo nell'edizione odierna di Cosenza della Gazzetta del Sud.
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