Siringhe per strada, come negli anni 80. L'eroina torna ad essere padrona della vita di tantissimi tossicodipendenti di Cosenza. E lo testimonia il continuo ritrovamento di siringhe nelle aree centrali del capoluogo: in via Molinella, per esempio, è uno stillicidio quotidiano. E la stessa cosa accade in via Parisio. I rischi sono elevati soprattutto per i bambini: pungersi accidentalmente con l'ago usato da un tossicodipendente per iniettarsi una dose in vena può comportare l'inizio di una infezione da Hiv oppure da epatite. Sarebbe giusto nelle ore notturne intensificare i controlli nelle vie che in più occasioni i cittadini-lettori ci hanno segnalato come luoghi abitualmente scelti per “farsi” da decine di vittime della droga. L'edizione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione cartacea della Gazzetta del Sud - edizione di Cosenza.