Più che dimezzata, nel giudizio di secondo grado, la pena per Alessandro Manzi, il giovane di 28 anni accusato di omicidio volontario per la morte del padre Mario. La Corte di Assise di Appello di Catanzaro ha, infatti, condannato il giovane, nella serata di ieri e dopo una lunga camera di consiglio, a 9 anni rispetto alla pena di 18 anni e 10 mesi di reclusione inflitti in primo grado.
La corte, scrive la Gazzetta del Sud in edicola, ha anche eliminato tutte le sanzioni accessorie. Condividendo i motivi di appello proposti dal difensore, avvocato Ettore Zagarese, i Giudici di secondo grado hanno infatti escluso l'aggravante della premeditazione nell'omicidio.
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