Il maltempo che sta flagellando la Calabria ha colpito anche Cariati, dove una tromba d’aria ha scoperchiato e distrutto 6 ettari di serre coltivate ad ortaggi. Un danno rilevante per l’azienda agricola che è stata colpita. Coldiretti ha espresso forti preoccupazioni anche per i violenti nubifragi che hanno interessato la Calabria in particolare la fascia jonica che secondo alcune prime stime potrebbero aver causato danni all’olivicoltura proprio nel periodo di raccolta. I forti temporali della notte scorsa hanno invece tenuto svegli gli abitanti delle zone rurali di Thurio e Ministalla, a Corigliano, colpite lo scorso anno dall’esondazione del fiume Crati, le cui acque hanno, letteralmente, invaso le loro fattorie uccidendo centinaia di capi di bestiame e creando anche danni strutturali alle loro abitazioni. A distanza di un anno la situazione ha subito ben pochi cambiamenti da quel giorno. E la pioggia caduta copiosamente in queste ultime ore ha tenuto tutti in allerta. Un timore che nasce dal mancato avvio dei lavori di ripristino e messa in sicurezza dell’argine ceduto, su cui gli unici interventi effettuati sono stati quelli di somma urgenza nell’immediatezza dell’ inondazione. Al fianco degli abitanti, sul posto si è recato anche il sindaco Flavio Stasi, con al seguito una squadra pronta ad intervenire nel caso la situazione fosse peggiorata. Per fortuna, nonostante quella che gli esperti definiscono una bomba d’acqua, il Crati è rimasto nel suo letto, ma gli abitanti continuano ad avere paura. "L’inverno è alle porte e la pioggia certo non mancherà e allora siamo sicuri che tutto andrà per il meglio come questa notte?", così Manuela Rubino membro di una delle famiglie maggiormente colpite nel disastro dello scorso anno. Che rincara "noi stiamo aspettando da un anno, ma qui i lavori di messa in sicurezza non sono mai iniziati". Ed è proprio di queste ore la notizia di una diffida inoltrata alla regione Calabria per non avere ancora avviato i lavori. Ad inoltrarla è la senatrice pentastellata Silvana Abate. “La Regione Calabria aveva pubblicato in data 8 agosto 2019 il bando di gara per la selezione dell'impresa che dovrà realizzare i lavori per il rifacimento e consolidamento degli argini. L’importo complessivo dell'intervento è di 900.000 euro e la scadenza per la presentazione delle offerte era fissata per giorno 9 settembre 2019. L’obiettivo era concludere la procedura per l'aggiudicazione definitiva dei lavori entro la fine del mese di settembre, per consentire finalmente la definitiva messa in sicurezza e il ripristino della officiosità idraulica del tratto di fiume Crati”. Nello scorso mese di settembre la regione era stata sollecitata, ma nessuna risposta è mai arrivata. “Per questo ho diffidato la Regione e il responsabile dell’intervento Domenico Pallaria”.