Momenti di panico oggi pomeriggio poco dopo le 15 nella centralissima via Nazionale di San Sosti, che per circa due ore è rimasta paralizzata a causa del pericolo incombente. Dalla centrale operativa della Compagnia dei carabinieri di San Marco Argentano viene diramato un’allerta alla locale stazione: c’è grosso pericolo per una famiglia a causa d’una possibile fuga di gas.
Una pattuglia dei militari dell’Arma con il maresciallo maggiore Alberto Cestino ed il brigadiere Antonio Maranò si dirigono immediatamente in zona dove c’è un forte odore di gas. Al secondo piano d’una vecchia palazzina c’è una donna rumena con due bimbi, una di 2 anni e l’altro d’appena 1, ad avere bisogno. I due carabinieri, sprezzanti del pericolo, staccano l’energia elettrica, salgono le scale, chiudono il gas per quello che è possibile e conducono i tre occupanti fuori dall’immobile.
L’olezzo del gas però continua, tant’è che da un successivo controllo si nota che il tubo che conduce il Gpl alla cucina è scaduto da parecchi anni e nei pressi c’è anche una stufa a legna che arde. Nel frattempo, giunge una volante dell’aliquota radiomobile da San Marco e, in attesa dell’arrivo dei Vigili del Fuoco da Cosenza già allertati, il maresciallo Cestino ed un altro collega – onde evitare guai peggiori – tornano al secondo piano e pur con il pericolo gravante portano fuori la bombola del gas già solidificata e che sarebbe potuta scoppiare da un momento all’altro.
Di lì a poco l’arrivo dei Vigili del Fuoco per la messa in sicurezza ed il controllo dell’edificio dallo scampato e la zona adiacente. I cittadini sono rimasti ovviamente col fiato sospeso, ma grazie ai carabinieri prima - che hanno fatto evacuare la famiglia - ed ai Vigili del Fuoco che hanno rassicurato la popolazione, la vicenda si è fortunatamente conclusa con lo scampato pericolo.
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