Hanno rincorso la speranza per otto mesi i lavoratori del Parco acquatico di Rende. Hanno atteso fiduciosi che da una settima all'altra arrivasse qualcosa sul conto corrente.
È passata la primavera, l'autunno ed è arrivato l'inverno ma dei soldi del loro lavoro non s'è visto nulla: neanche un nichelino da far tintinnare sulla tavola delle feste. Una situazione al limite del reale che i rappresentanti dei Cobas e dell'Usb non sono più disposti a tollerare.
«Non possiamo che appoggiare e far risuonare ancora più forte il grido dei lavoratori del Parco Acquatico», una struttura quest'ultima che gli esponenti provinciali delle due sigle sindacali hanno ribattezzato «Pacco acquatico» in quanto, spiegano «è proprio un pacco quello che è stato rifilato ai lavoratori che attendono lo stipendio dal mese di maggio e sono stati condannati a un Natale di ristrettezze economiche e d'incertezze per il futuro».
L'articolo completo nell'edizione odierna di Cosenza della Gazzetta del Sud.
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