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Rende, il Parco Robinson ormai vittima dei vandali e dell'abbandono

Parco Robinson di Rende

A distanza di qualche mese, purtroppo, il parco Robinson - il parco verde più grande dell'area urbana - riesce a calamitare le attenzioni dei cittadini per il degrado e la manutenzione che evidentemente mancano.

Ancora una volta alcuni cittadini hanno evidenziato “giochi rotti, erba altissima, bagni pubblici impraticabili, cestini dei rifiuti divelti, illuminazione inesistente, percorsi pedonali pericolosi e sconnessi, nessuna facilitazione per i portatori di handicap, nessuna inclusione per i diversamente abili e nessuna presenza di un'area dedicata agli amici a 4 zampe”. Una situazione che si ripete. Poco prima dell'estate scorsa l'amministrazione comunale ha disposto una pulizia straordinaria del Parco. L'intervento si era reso necessario dopo le denunce sul degrado e l'abbandono dello spazio verde in cui da tempo, anche in quel caso, i cittadini evitavano di passeggiare con i bambini anche per le condizioni di pericolo determinate da alcuni giochi divelti.

In precarie condizioni igieniche anche il laghetto con le anatre mentre la struttura che ospitava pony e caprette rischia di diventare rifugio per sbandati o tossicodipendenti. L'assessore all'ambiente Domenico Ziccarelli aveva assicurato una rapida bonifica ed una maggiore cura dell'intera area. Così è stato. Oggi punto e a capo. L'idea in verità è quella di trasformare il parco, togliere ogni recinzione ed “aprirlo” interamente alla città, come i grandi parchi americani o londinesi. Le intenzioni sono rimaste al momento solo sulla carta. “All'epoca, quando fu ideato e realizzato, si dimostrò un'eccezionale novità; le generazioni rendesi di ogni età, potevano riscoprire l'autentico profumo e la bellezza degl'ambienti naturali, proprio all'interno della città. Purtroppo come ogni cosa bella, se eccessivamente trascurata, si deturpa diventando degradata e brutta; non è nostra intenzione addentrarci nel fosco dibattito politico a riguardo, vorremmo semplicemente soffermarci su alcune possibili soluzioni, che potrebbero consentirne una rivalorizzazione, ma soprattutto una chiave di lettura al passo coi tempi”, scrisse qualche mese fa la federazione riformista sulla questione. Quale la loro soluzione?

“La bellezza del parco sta sicuramente nella sua architettura naturale, ma il suo vasto perimetro permette senz'altro di predisporre all'interno dell'ambiente anche diverse strutture sportive di ogni genere, che potrebbero richiamare l'interesse di moltissimi giovani e non solo: campi di calcio, basket, volley, rugby, skate Park, abbinate a spazi ricreativi, di relax e per tutti degli amanti dei animali, si potrebbe adibire una zona ad hoc su modello dei parchi europei o americani; potrebbe inoltre, essere utile ripristinare finalmente un piccolo e degno parco giochi per bambini, dotandole di apposite strutture inclusive per i bimbi diversamente abili. In alcune zone potrebbero essere ideati dei percorsi culturali ricreando una sorta di museo all'aperto”.

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