“Ok, hai tutta la mia stima. Vedrai insieme faremo grandi cose”: l’ex prefetto Paola Galeone il 24 dicembre risponde così - per messaggio - all’imprenditrice Cinzia Falcone che le ha appena comunicato d’aver emesso la fattura fittizia indispensabile per mascherare la distrazione di 1200 euro dal Fondo di rappresentanza della prefettura di Cosenza. L’alto dirigente del ministero dell’Interno - ricostruisce la Gazzetta del Sud in edicola -, ora sott’inchiesta per corruzione, aveva pure spiegato il giorno prima all’imprenditrice che era meglio che la fattura fosse di 1220 euro proprio perché non apparisse uguale alla somma residua rimasta disponibile nel Fondo. Il 27 dicembre, come stabilito quattro giorni prima con l’ex prefetto, la Falcone comunica sempre via whatsapp d’essere pronta allo scambio: “Buongiorno, quando vuoi per quel caffè”. La Galeone fissa l’incontro per le successive ventiquattrore. Il 28 dicembre le due donne si vedono nel bar di fronte alla prefettura.