Il cordino blu che serviva per passeggiare usato per tenerlo a testa in su e un laccio di color bianco – di quelli usati in agricoltura – usato, invece, per legarlo col collo attaccato ad un palo di legno. È questa l’infernale trappola mortale che qualche incivile ha riservato ad una povera bestiola ieri pomeriggio.
Il corpo cagnolino, di taglia medio-piccolo, è stato ritrovato impiccato nella frazione di Lauropoli a Cassano e tanto è stato lo sgomento di cittadini, istituzioni e associazioni. Unanime la condanna per chi ha commesso il vile delitto che non troverà mai e in nessun modo giustificazione. Sul caso indagano gli uomini della Polizia municipale e i Carabinieri della Tenenza di Cassano che hanno raccolto la denuncia l’associazione “SalvaZampe” che si occupa da sempre di protezione degli animali, soprattutto randagi, presenti in città.
«Non ci sono parole – hanno dichiarato gli iscritti – per esprimere tutto il dolore che abbiamo dentro. Quasi all’anniversario della mattanza di decine e decine di cani avvelenati tra atroci sofferenze arriva la notizia di un’impiccagione, sempre nella stessa zona di Lauropoli. L’evoluzione di un pensiero assassino malato, dagli avvelenamenti alle impiccagioni, che miete vittime innocenti e prova gli animi di un’intera comunità». I ragazzi di “SalvaZampe” sottolineano come non sia facile mantenere in piedi un’associazione di volontariato animalista in un ambiente del genere, soprattutto considerando le risorse che scarseggiano e le poche e sempre più stanche volontarie. Non si può vivere con indifferenza un atto così esecrabile e ci aspettiamo una risposta, da parte di istituzioni e comunità, talmente forte da eguagliare il grido d’aiuto che esprimono gli occhi di quel povero cane. «Chiediamo giustizia – chiudono – e che la si smetta con questo atteggiamento omertoso. Chi sa qualcosa ora parli».
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