La difficoltà in cui si dibatte da tempo la postazione del 118 dello spoke di Corigliano Rossano appare ancora di più sconcertante nei momenti di grande allarme come quella in atto. La postazione del “Giannettasio”, non dispone di ambulanze in grado di trasferire eventuali pazienti affetti da patologie gravi compresi i possibili colpiti da coronavirus, nelle strutture indicate dagli organismi della sanità regionale. L'unica ambulanza (l'altra, quella vecchia e decrepita, è usata per brevi tragitti e per il trasporto del sangue) che poteva essere utilizzata per questo scopo, quella “nuova” che conta oltre 200mila chilometri di percorrenza, ancora una volta è dovuta essere ricoverata in officina. Un grave danno non solo dal punto di vista della mancata prestazione sanitaria, da parte dell'unico ospedale del territorio della Sibaritide, ma anche dal punto di vista economico, viste le spese che occorrono per la riparazione, il mancato utilizzo del personale ed il ricorso alle ambulanze private. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Cosenza