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Sciacallaggio a Cosenza, svaligiano un ristorante cinese chiuso dopo il decreto coronavirus

Approfittando della chiusura dei locali imposta dal decreto del presidente del consiglio dei ministri hanno svaligiato un ristorante cinese per furto aggravato, ma in breve tempo i Carabinieri li hanno arrestati. E’ successo a Cosenza. I protagonisti dell’episodio di sciacallaggio sono due uomini, un 60enne ed un 30enne, pregiudicati, arrestati per furto aggravato continuato ed inosservanza del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 marzo. Sono stati sorpresi mentre trafugavano cibi e bevande dall’interno di un ristorante cinese.

Con l’entrata in vigore del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 marzo, tutti i ristoranti ed i bar hanno abbassato le serrande dopo le ore 18, così come imposto dalle disposizioni per il contenimento della diffusione del coronavirus, lasciando le strade deserte. Approfittando dell’assenza di persone in giro, il 30enne, la scorsa sera, intorno alle ore 20, era entrato due volte all’interno del ristorante per rubare bottiglie di vino e viveri per un valore stimato in circa 800 euro. Quanto accaduto è stato denunciato, nella mattinata, dai proprietari ai Carabinieri che si sono messi immediatamente sulle tracce dei responsabili. Nelle immagini del sistema di videosorveglianza si vedeva chiaramente che l’uomo, dopo aver forzato la porta d’ingresso, riempiva un carrello e cercava di portate vie quante più cose possibile, ritornando poco dopo per ripetere l’operazione.

Dopo la denuncia, il tentativo di svaligiare completamente l’esercizio commerciale non era ancora finito. I due sono infatti ritornati insieme per la terza volta, all’ora di pranzo, per prendere e ciò che non era stato possibile trasportare la sera prima. Questa volta, però, anche se il ristorante era chiuso, al suo interno vi erano i dipendenti che stavano quantificando il danno arrecato. Immediatamente, i gestori hanno avvertito i Carabinieri ed il servizio di vigilanza privata che sono intervenuti sul posto.

I due ladri hanno tentato la fuga, ma sono stati raggiunti, immobilizzati ed accompagnati in caserma dove sono stati dichiarati in arresto per i reati di furto aggravato continuato per aver violato le disposizione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che vieta di andare in giro senza un giustificato motivo. I due, su disposizione del magistrato di turno presso la Procura di Cosenza, sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo. Oggi il giudice presso il Tribunale di Cosenza, nel convalidare gli arresti, ha disposto per entrambi che sono stati collocati nuovamente agli arresti domiciliari.

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