La quarantena obbligata e l'emergenza coronavirus è aggravata in questi giorni anche dalla carenza d'acqua. Una segnalazione che arriva dagli abitanti di contrada Santa Croce, piccolo abitato situato nella parte alta di Corigliano. Decine di famiglie in questi giorni di quarantena a cui siamo sottoposti, rimaste a secco. La segnalazione è di alcuni abitanti, che chiedono il ripristino dell'erogazione del prezioso liquido. I disagi derivanti non sono pochi, come è facile immaginare. Difficoltà per cucinare ed anche, semplicemente, per mantenere quell'igiene scrupolosa necessaria anche per combattere l'emergenza epocale. Giorni convulsi in cui l'ordinarietà a cui si è abituati è stravolta, con il primo cittadino al lavoro h24, la gestione del territorio diventa difficile. Ma i disagi restano e, ancora una volta, dimostrano l'inefficienza della rete idrica. A soffrire sono anche alcuni quartieri del centro storico, obbligati a giostrare le giornate per conciliare i limiti per le uscite e il fabbisogno dell'acqua. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Cosenza