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Rubano in una casa a Roggiano Gravina e la incendiano, 3 arresti

I Carabinieri della Stazione di Roggiano Gravina, con il supporto dei colleghi della Compagnia Carabinieri di San Marco Argentano, hanno eseguito delle ordinanze di misure cautelari emesse dal gip del Tribunale di Cosenza su richiesta di quella Procura, nei confronti di tre persone ritenute responsabili dei reati di violazione di domicilio, furto in abitazione, incendio e stalking.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Cosenza, sono state da subito avviate a seguito dell’incendio di un’abitazione in pieno centro storico a Roggiano Gravina, avvenuto la sera prima delle elezioni regionali del 26 gennaio 2020.

Le indagini dei militari dell’Arma hanno consentito di ricostruire la reale dinamica dei fatti, grazie ad un accurato sopralluogo sulla scena del crimine, dal quale sono stati raccolti elementi utili ai fini investigativi, tali da ricondurre l’evento non già ad un fatto di natura accidentale, bensì ad un atto doloso. All’interno della casa è stato possibile riscontrare come alcune stanze fossero state saccheggiate e parte del contenuto degli armadi gettato nel camino per essere usato poi come combustibile per incendiare l’intera abitazione.

I carabinieri, dal minuzioso sopralluogo effettuato, sono riusciti a recuperare inoltre l’hard-disk del sistema di video sorveglianza dell’abitazione, grazie al quale è stato possibile identificare tre persone che, a viso scoperto, si introducevano per portare a termine il disegno criminoso. Nella mattinata odierna, due dei tre autori sono stati rintracciati presso il proprio domicilio nel comune roggianese e, dopo le formalità di rito, sono stati ristretti agli arresti domiciliari per i reati di violazione di domicilio, furto in abitazione in concorso e incendio.

Diversamente il terzo, oltre ai delitti già citati, è stato trasferito presso la casa circondariale di Cosenza poiché responsabile anche del reato di stalking nei confronti della vittima, oggetto più volte di minacce di morte. All’atto dell’esecuzione delle misure cautelari, quest’ultimo è stato rintracciato dai Carabinieri nel comune di San Lorenzo del Vallo, lontano dal proprio domicilio, senza giustificato motivo, in violazione anche del decreto legge n. 6 del 23 febbraio 2020 “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”, venendo così denunciato anche per l’art. 650 del codice penale (inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità).

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