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I morti nella fabbrica ex Marlane di Praia a Mare, Cassazione annulla prescrizione condanne

La dichiarazione di intervenuta prescrizione dei delitti di omicidio colposo pluriaggravato «è frutto di erronea applicazione della legge penale». A metterlo nero su bianco è la prima sezione della Corte di Cassazione nelle motivazioni della sentenza con cui ha annullato per, gli effetti civili, la sentenza della Corte d'Appello di Catanzaro sul caso Marlane, la cosiddetta fabbrica dei veleni a Praia a Mare.

Sia in primo che secondo grado tutti gli imputati, per lo più ex dirigenti della fabbrica, sono stati assolti dalle pesanti accuse di omicidio colposo plurimo, lesioni colpose plurime, disastro ambientale e rimozione ed omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro. A rivolgersi alla cassazione era stata la Procura generale di Catanzaro e un'unica parte civile il Comune di Tortora. Rappresentato dall'avvocato Lucio Conte, l'ente con il suo ricorso ha colto nel segno e adesso la Corte catanzarese dovrà ripronunciarsi sull'indennizzo per il Comune cosentino.

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