Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Coronavirus ancora in agguato nell’Alta Calabria ma l'epidemia è in fase calante

Il nemico nascosto. Due “positività” deboli: sono la traccia dell’azione subdola del Coronavirus. Il segnale di nuovi contagi arriva da Paola ma conferma una bassa carica virologica del “mostro”. Il Covid-19 è ancora in agguato nell’Alta Calabria ma con minore capacità d’aggressione.

Da venerdì ad oggi sono stati registrati due casi a Rogliano, due a Torano, due ad Altomonte e adesso i due nella cittadina tirrenica. Nessuno degli infettati è però finito in ospedale e, anzi, tutti mostrano assoluta asintomaticità.

Ciò significa che il quadro epidemiologico, rispetto alle tragiche e difficili settimane di marzo e alle successive della prima parte di aprile, è sostanzialmente cambiato. Il virus si diffonde, s’insinua nei corpi ma non riesce a ferire come prima. E questa è davvero una buona notizia. Ieri nel Cosentino sono state dichiarate “guarite” 15 persone.

«L’epidemia è in fase calante» afferma con cuato ottimismo il direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Cosenza, Mario Marino «ma bisogna evitare un calo di tensione. Occorre mantenere tutte le precauzioni adottate e non mollare di un centimetro sul distanziamento sociale e sull’uso dei dispositivi di protezione individuale. Altrimenti rischiamo di fare passi indietro».

Ieri sono stati fatti più di cinquecento tamponi nell’area della provincia per verificare la posizione di tanta gente che rientrava a casa dopo 60 giorni di “confino” in Settentrione. I risultati dei test si conosceranno entro 48 ore.

Attesa c’è pure per gli altri tamponi eseguiti su una ventina di persone collegate al focolaio di “Villa Torano”: anche l’esito di questi esami potrebbe rivelarsi fondamentale per capire che tipo di espansione potrà ancora avere il Covid-19.

Caricamento commenti

Commenta la notizia