La vita bruzia ricomincia… dal centro storico. La città vecchia di Cosenza , nei giorni scorsi, è finita sotto i riflettori per via della diatriba - innescata dal consigliere d'opposizione Guccione e proseguita dal vicesindaco Caruso, prima della nuova replica dell'ex candidato a sindaco - legata ai finanziamenti a rischio ritorno alla base. A ogni modo, da Palazzo dei Bruzi è stata manifestata l'intenzione di voler riavviare la “macchina sociale” attraverso un'iniziativa legata proprio al centro storico. Da venerdì a domenica, infatti, si terrà il primo evento pubblico griffato Comune che si registra da oltre due mesi a questa parte. Complice il lockdown il capoluogo è rimasto paralizzato. C'è tempo per tornare ai fasti pre-pandemia. Con calma e per gradi. Nella “tre giorni” che rianimerà la città vecchia si metteranno in campo colori e fiori, messaggeri ideali di speranza. A promuovere l'iniziativa è il circolo “Vitambiente”, nato nel mese di febbraio, che rientra nella rete territoriale dell'omonima associazione ambientalista nazionale guidata dall'avvocato Pietro Marino. Per tre giorni, dunque, il centro storico “indosserà” colori e di profumi, con piante e fiori che i cittadini saranno invitati a esporre dai balconi. Una rifioritura non solo simbolica, dunque, alla luce della riapertura. Particolare attenzione sarà riservata alle rose che in questo periodo hanno la loro fioritura, con decine di varietà, da quelle più classiche e tradizionali a quelle selezionate in tempi recenti. A sposare pienamente l'iniziativa di “Vitambiente” Cosenza, guidato da Mariafederica Martire, è stata l'assessore al Turismo e Marketing territoriale, Rosaria Succurro, che ne ha condiviso lo spirito e la filosofia, «soprattutto - ha sottolineato - perché il progetto è volto a ridare speranza e fiducia alla città attraverso il coinvolgimento dei residenti del centro storico chiamati a partecipare all'avvio di questa rinascita colorando di fiori i propri balconi». L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Cosenza