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Schiavonea, il lido della 'ndrangheta ”cancellato” dalle ruspe

Non c'è più il rudere sulla spiaggia di Schiavonea che un tempo fu il lido Arca di Noè. Quel che rimaneva dell'immobile confiscato alla criminalità organizzata è stato demolito ieri mattina. «Restituiamo alla comunità - ha detto il sindaco Flavio Stasi - un pezzo bellissimo di spiaggia. Il segnale che intendiamo dare è doppio: restituire decoro e bellezza a quest'area e testimoniare la presenza delle istituzioni, in un momento particolare e delicato dopo l'emergenza Covid ed in risposta anche agli ultimi episodi cruenti registrati nel territorio». Presenti all'esecuzione di un provvedimento dal forte significato nella lotta alla criminalità organizzata, anche esponenti delle forze dell'ordine.

Nota come” Da Giovanni” sul finire degli anni Settanta, la struttura ora demolita è stata tra i primi lidi di Schiavonea e dell'intera Sibaritide, punto di riferimento delle estati dei giovani di quell'epoca. Canzoni al jukebox e bibite ghiacciate, ma anche storie di cronaca nera.  Negli anni Ottanta, quando le consorterie di 'ndrangheta erano in fase di espansione e lottavano per l'egemonia del territorio, il lido “Da Giovanni” fu teatro anche di un eclatante omicidio.

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