È accusato di violazione di domicilio l'uomo di quarant'anni arrestato, l'altra sera, dai carabinieri di Cosenza. Aveva forzato il portoncino d'ingresso e s'era sistemato alla meglio, insieme alla moglie, in quell'appartamentino ammobiliato in via degli Stadi. Credeva che fosse un suo diritto star lì dentro e non ha voluto sentire ragioni quando la proprietaria - al rientro dopo alcuni giorni d'assenza - rivendicando i suoi diritti, gli ha fatto notare che quel comportamento non era proprio legale, anzi. L'unità immobiliare, all'interno del complesso delle case popolari in via degli Stadi, era stata prima riscattata dal precedente assegnatario e successivamente rivenduta alla donna che ormai la abitava da più di tre anni. Qualsiasi argomentazione, però, sembrava non far presa sul nuovo inquilino che, da parte sua, accampava diritti (perlòpiù inverosimili) su quell'appartamento. L'uomo non aveva alcuna voglia d'andar via, anzi era più che intenzionato a restare. Non ne voleva proprio sentir parlare di fare le valigie e levare il disturbo. D'altra parte aveva, pure, apportato delle piccole modifiche all'immobile, benché l'appartamento avesse subìto da poco un intervento di manutenzione: la legittima proprietaria, infatti, lo aveva lasciato, andando ospite da alcuni parenti, proprio per agevolare i lavori. Insomma falliti tutti i tentativi di riportare il quarantenne a miti consigli, è stato necessario far intervenire i carabinieri. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Cosenza