Tanto tuonò che piovve. Come anticipato ieri, il sindaco di Cosenza Manna non ha perso altro tempo sulla querelle infuocata del parco acquatico ed ha ufficialmente deciso di rescindere contratto e concessione della struttura alla ditta che, solo un anno prima (giugno 2019) aveva vinto l'appalto pubblico. La “Parco acquatico santa Chiara 4.0” non gestisce dunque alcuna struttura comunale. Costata, per la cronaca, 20 milioni di euro. “Dopo i costanti controlli, le richieste e le sollecitazioni inviate nel corso di quasi un anno, abbiamo avviato la procedura di risoluzione del contratto con la società che gestisce il Parco Acquatico a causa del reiterarsi di fatti, comportamenti e atteggiamenti incompatibili con le finalità della concessione stessa”, ha spiegato il sindaco nella tarda mattinata di martedì. "Un atto dovuto, un percorso che ha visto la nostra amministrazione e, in particolare, gli uffici preposti, avviare sin dallo scorso novembre una serie di obiezioni alla società di progetto Parco Acquatico Santa Chiara 4.0 per le gravi violazioni delle disposizioni contenute nel capitolato speciale d'oneri. È venuta meno la fiducia nei confronti del delegato individuato dalla società di progetto a tenere i rapporti con la nostra amministrazione che, violando i principi di integrità, correttezza e buona fede che devono caratterizzare i comportamenti dei dipendenti della società in indirizzo e ledendo così la dignità delle persone, ha recato danno all'intera nostra comunità che ha fatto sempre del rispetto, dell'inclusività e dell'uguaglianza i propri principi identitari”, le parole del primo cittadino pubblicate ovviamente anche sull'albo pretorio del Municipio. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Cosenza