Le liste di attesa sono lunghe. I pazienti molti dei quali anziani e con malattie croniche hanno grosse difficoltà a ottenere una visita in tempi brevi. Qualcuno rinuncia. Il coronavirus ha quasi paralizzato la sanità pubblica sul Tirreno cosentino che ancora oggi stenta a riprendersi. Tutto questo mentre resta desta l'attenzione su una eventuale seconda ondata del contagio. Paola e tutto il Tirreno cosentino hanno avuto a marzo il vantaggio di farsi trovare preparato all'avvento del virus. Le misure di contenimento hanno funzionato. Ma oggi che c'è il tempo di riorganizzarsi le unità sanitarie di continuità assistenziali (Usca) attendono di essere attivate. Il sindacato dei medici italiani è preoccupato. L'articolo completo nell'edizione odierna di Cosenza della Gazzetta del Sud.