'Ndrangheta e droga a Cosenza, 13 imputati condannati pure in Appello nel processo "Apocalisse"
Condannati anche in Appello. I giudici di Catanzaro (presidente il giudice Anna Maria Saullo, a latere i colleghi Angelina Silvestri e Giuseppe Perri) hanno emesso la sentenza di secondo grado nei confronti degli imputati del processo “Apocalisse” che sgominò un'associazione mafiosa dedita al traffico di droga nella città dei Bruzi. Una sola assoluzione nei confronti di Giacinto Bruno difeso dall'avvocato Giampiero Calabrese. La Corte ha invece rideterminato la pena per tutti gli altri imputati assolvendoli soltanto da alcuni capi di imputazione. Ecco le condanne di secondo grado: Marco Perna (figlio del boss Franco Perna) 15 anni di carcere; Pasquale Francavilla (6 anni e 8 mesi); Andrea Minieri (7 anni e 2 mesi); Giovanni Giannone (8 anni); Giuseppe Chiappetta (7 anni); Alessandro Andrea Cairo (6 anni e 11 mesi); Riccardo Gaglianese (7 anni e 8 mesi); Paolo Scarcello (7 anni); Ippolito Tripodi (6 anni e 6 mesi); Giuseppe De Stefanis (7 anni); Francesco Scigliano (7 anni); Danilo Giannone (6 anni e 8 mesi); Denis Pati (6 mesi di reclusione). Secondo l'accusa, gli imputati avrebbero fatto parte di un sodalizio criminale finalizzato allo spaccio di sostanze stupefacenti che sarebbe stato gestito proprio da Marco Perna ritenuto dall'accusa «promotore del sodalizio». Nel corso del processo di primo grado sono stati sentiti anche diversi collaboratori di giustizia che hanno raccontato ai giudici anche dove sarebbero finiti i soldi ottenuti dallo spaccio di marijuana, hashish e cocaina. Accuse che hanno retto in primo e secondo grado anche se con alcune rideterminazioni. Gli avvocati degli imputati (nel collegio difensivo tra gli altri Giuseppe Lanzino, Giampietro Calabrese; Gino Perrotta) faranno ricorso in Cassazione.