Come preannunciato e come era prevedibile, ieri, giornata lavorativa dopo la domenica, sono comparsi i cumuli di immondizia per le vie cittadini a causa della decisione dell'azienda Ekrò, che gestisce l'impianto di selezione di Bucita, di interrompere il servizio di lavorazione dei rifiuti provenienti dalla città di Corigliano Rossano e degli altri 34 comuni dell'Ambito di Raccolta ottimale della Sibaritide.
Un provvedimento, quello posto in essere, che sarebbe scaturito dalla mancata corresponsione all'Azienda, dei corrispettivi sanciti per contratto, da parte dei comuni dell'Aro e dello Stesso Ato. L'inadempienza dei comuni avrebbe prodotto una reazione a catena che ha coinvolto i lavoratori che non ricevono lo stipendio di maggio, giugno e la quattordicesima mensilità.
Ieri alcuni camion compattatori delle aziende di raccolta dei rifiuti, dopo avere atteso dietro i cancelli dell'impianto sono ritornati indietro carichi di rifiuti. I lavoratori che svolgono attività di lavorazione dei rifiuti dell'impianto, secondo le disposizioni impartite dal responsabile della struttura pubblica, sarebbero stati collocati in Cassa integrazione. Tutto ciò avrebbe scatenato la reazione del sindacato della Uil che ieri ha trasmesso una missiva alla Prefettura affinché convochi tutte le parti in causa per evitare un nuovo disastro in città ancora più grave di quello di qualche settimana fa considerate le altre temperature di questi giorni che fanno decomporre i rifiuti con tutte le conseguenze igienico-sanitarie e di decoro immaginabili.
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