Una intera giornata, l'altro ieri, le ambulanze del 118 senza medico a bordo. L'unico medico in servizio che smontava dalla notte dopo avere svolto il servizio per 12 ore, non sarebbe stato in grado, per ovvi motivi di sicurezza anche per i malati, di proseguire ulteriormente nel servizio.
Una situazione critica che penalizza operatori sanitari e pazienti la cui salute in alcuni casi viene messa a rischio. Tutto ciò avviene proprio mentre, a fronte di questo tipo di sanità carente erogata dalla sanità pubblica, giunge il responso del Ministero delle finanze con cui si impone ai cittadini calabresi un nuovo balzello attraverso l'Irpef per il deficit maturato dalla sanità, nonostante i dieci anni di commissariamento della sanità regionale.
L'articolo completo nell'edizione odierna di Cosenza della Gazzetta del Sud.
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