Cosenza

Venerdì 22 Novembre 2024

Corigliano Rossano, carenza di medici nel 118: problemi anche al pronto soccorso

La sanità ed in particolare il servizio di emergenza del 118 sono diventati da queste parti organismi vuoti, i cui operatori fanno fatica a fornire anche le risposte più impellenti ai cittadini. È diventato normale e di routine, che nei due presidi dell'ospedale spoke di Corigliano Rossano, ma anche in quelli di Cassano e Cariati, qualche ambulanza intervenga senza medico a bordo. È anche accaduto di recente un caso di infarto, per fortuna non allo stato grave, ed il paziente non era possibile trasferirlo nel reparto ospedaliero attrezzato senza medico. Secondo quanto appreso sarebbe stato necessario far venire un'ambulanza medicalizzata da Cosenza per poi trasferirlo nel reparto ospedaliero dove il paziente poteva essere preso in cura. Ciò avrebbe comportato l'impiego di 50 minuti per far giungere il mezzo con medico a bordo a Rossano ed altro tempo prezioso per portarlo a Castrovillari, Cosenza o Belvedere. Una situazione, quella di carenza di medici impiegati nel servizio di emergenza del 118, che si trascina da tempo e che non si risolve, mentre i pazienti in molti casi rischiano la vita. Li chiamano angeli di salvezza, ma nessuno si preoccupa del loro stato giuridico di semplici convenzionati, mentre da anni svolgono una delle attività più delicate e fondamentali per la salvaguardia della vita dei cittadini. I medici del 118, sono ormai in via di estinzione, visto che quelli “in servizio” diminuiscono sempre di più, perché nessun medico vuole intraprendere un tipo di carriera faticosa, snervante e rischiosa anche per la loro incolumità. Altri invece, già medici del servizio di 118 hanno trovato collocazione nei vari reparti e servizi meno rischiosi da svolgere a tavolino in base a provvedimenti sollecitati spesso dalla politica. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Cosenza

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