È morta, come molti prima di lei, tra la povertà e l'indifferenza. Irina, 53 anni polacca, è sparita dalle strade di Cosenza nei giorni scorsi, spegnendosi giorno dopo giorno. A raccontare la sua storia, con grande amarezza, i volontari dell'associazione di volontariato “Casa nostra” legata alla Caritas diocesana, che spesso le hanno teso una mano.
Irina è morta sdraiata su un giaciglio fatto di stracci logori, un vecchio materasso e avanzi di cibo. Giunta in Italia da giovane, carica di speranze, è finita in strada dopo aver perso quell'unico lavoro che le permetteva di vivere e dopo essere stata anche derubata.
I volontari denunciano come "sulle stesse gradinate dove Irina ha consumato i suoi giorni, è possibile incontrare i volti della solitudine e dell'abbandono di G., di A., di N. Persone che fino a poco tempo fa lavoravano e per una misera paga, ma che ora, per uno scherzo della vita o un infortunio sul lavoro, sono finiti a vivere per strada".
L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Cosenza
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia