Il Gip applica la misura meno grave degli arresti domiciliari ai tre giovani finiti in carcere per aver incendiato l'immobile di un invalido con seri problemi psichici. I tre, difesi dagli avvocati Luca Donadio e Vincenzo Viceconte, hanno risposto alle domande del giudice per le indagini preliminari, rilevando, oltre ad essersi pentiti per il gesto, di non essersi resi conto di quello che per loro era solo un semplice scherzo.
Il giudice, e questo all'esito delle dichiarazioni rese, ha deciso di tenere in piedi la misura meno gravi dei domiciliari per Andrea Sasso, 19 anni; Mario Stabile, anche lui di 19 anni e Salvatore Briatico, appena diciottenne.
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