Insinuandosi nelle nostre piccole e grandi dimenticanze il virus è tornato lì dove voleva, dentro i nostri ospedali fragili, con posti letto a numero chiuso e organici di medici e infermieri ad esaurimento (perché, ormai, le assunzioni in corsia sono merce rara). È tornato proprio lì, dove non c'è più paura, tra percorsi obbligati e stanze distinte per il trattamento dei casi sospetti. L'ultimo bollettino della Regione segnala otto nuovi casi in Calabria ma mancano all'appello i due più importanti, due ricoveri pomeridiani nel reparto di Malattie infettive dell'“Annunziata”. Da ieri, sono diventati cinque i pazienti in cura nell'ospedale di Cosenza, tutti con sintomi, tutti positivi al coronavirus. Sono entrati con febbre, qualcuno anche con tosse e dolori al torace. Portano nei loro corpi i segni tipici del contagio, come un giovane cittadino straniero che lavora in un'attività per la ristorazione nel centro di Cosenza. L'articolo nell'edizione della Calabria della Gazzetta del Sud