Inchiesta per corruzione, Manna si difende: "Sono certo di una celere e positiva definizione della vicenda processuale"
"In relazione alle notizie riportate sugli organi di informazione , radiotelevisivi nonché sulla stampa e da giornali on-line, preme chiarire che la notizia relativa ai medesimi fatti era già stata riportata mesi fa, molto prima dello stesso avviso di garanzia". Così il sindaco di Rende, Marcello Manna, a proposito dell'inchiesta che lo riguarda. E ancora: "Contestualmente all’avviso di garanzia i giornali riportano atti non ancora conosciuti dai diretti interessati. Si parla di avviso di garanzia come mezzo a tutela dell’indagato ma per come viene rappresentato da alcuni 'specialisti della informazione giudiziaria' di tutto si può parlare tranne che di garanzie dell’indagato". "Spiace deludere questi soggetti - continua Manna -. L’avviso di garanzia notificato insieme alla richiesta di incidente probatorio per esaminare il dott. Petrini dimostra soltanto la necessità, da parte della procura, di fare chiarezza sulle tante, diverse ed inconciliabili dichiarazioni rese e sul contrasto degli elementi di accusa. Un tentativo disperato per provare a mantenere in vita una ipotesi accusatoria inesistente. Ad oggi sono numerosi i provvedimenti che sono stati emessi da varie autorità e che hanno qualificato come intrinsecamente inattendibili le dichiarazioni del dott. Petrini ma di questo, chi ha fornito agli organi di stampa la notizia, non ne ha fatto menzione. Sono certo di una celere e positiva definizione della vicenda processuale. I diritti posti a garanzia di ogni cittadino indagato non devono consistere in meri enunciati ma devono trovare applicazione concreta anche nella informazione quotidiana".